lunedì 22 maggio 2017


«Mia sorella è una delle tante persone con la sindrome di Down. In lei è poco accentuata ma comunque comporta un leggero rallentamento delle capacità motorie e intellettive. Nonostante ciò per me la sindrome di Down è un dono: non tanto per le persone che ce l’hanno ma più per quelle che gli stanno intorno.

Lei per me rappresenta la persona più speciale al mondo perché senza di lei non potrei vivere con lo stesso entusiasmo e gioia ogni giorno che passa. Quel guizzo di sorriso che si vede nei miei occhi è un suo regalo che mi fa ogni mattina sorridendomi con tutta l’allegria di vivere un nuovo giorno.
Ma la cosa in realtà che più mi piace e che tutti quanti compreso me dovrebbero imparare è il suo modo di esaltare le cose più piccole dall’imparare a saltare a correre come se fossero gli scopi irraggiungibili di una vita».
Andrea, fratello (scritto a 13 anni)


Tra le tante testimonianze di persone che stanno vicino a persone speciali mi ha colpito questa perché in questa testimonianza la sindrome di Down viene definita un dono! Un dono perché è in grado di far apprezzare alle persone che stanno vicino a chi ce l'ha, anche le cose più piccole! Quindi anche i bambini e le persone Down ci possono insegnare qualcosa, anzi, ci insegnano molto di più di quello che noi pensiamo di insegnare a loro! 

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